svezzare un gabbiano
Seagull (Kelp gull) in flight against blue sky (Larus dominicanus)

A che età si svezza un gabbiano

by permalink

Varie

I Gabbiani

Col termine gabbiano (quindi Larinae), non si intende una sola singola specie di uccello, ma tutto un sottogruppo che appartiene alla famiglia chiamata Laridae. Possiamo dire che i gabbiani appartengono ad una delle specie più opportuniste, ossia uno degli esponenti più significativi (almeno nell’area degli uccelli) che più si adatta alle condizioni ambientali più disparate.
L’habitat naturale dei gabbiani sono tutte le zone costiere, fatto sta che sono uccelli marini coloniali. Siamo abituati però a trovarli anche nelle aree più verso l’entroterra, vicino a fiumi e laghi e, soprattutto negli ultimi periodi, nelle zone suburbane ed urbane. Questo a giustifica del fatto che sono una delle specie che più si adatta alle diverse situazioni che gli si possono presentare.
Questa specie di uccelli si sta spostando sempre più negli anni nelle aree cittadine per due motivi: abbiamo la presenza di meno predatori che possono attaccarli e si presenza una forte disponibilità di cibo sotto forma di scarti alimentari.

Il Gabbiano Reale

La specie che più domina i territori del mar Mediterraneo è la specie del gabbiano reale mediterraneo (chiamato anche Larus michahellis). Esso è un uccello abbastanza grande (presenta una lunghezza di almeno 52 – 55 centimetri, presenta un’apertura alare da almeno 1,2 – 1,4 metri e spesso pesa intorno ai 1,5 – 2 chilogrammi).
Le differenze tra il maschio del gabbiano e la femmina non sono molto evidenti (non c’è un dismorfismo sessuale molto evidente), ma possiamo distinguere gli esemplari giovani da quelli adulti facilmente.
Fatto sta che l’esemplare adulto del gabbiano ha il ventre, la testa e il collo bianche, invece le ali sono prettamente grigie con gli apici bianchi nella parte inferiore e neri nella parte superiore. Le zampe sono gialle, becco è di colore giallo e presenta, nella gnatoteca (mandibola) una macchia rossa caratteristica di questa specie.
Invece, nell’esemplare più giovane, sono presenti colorazioni più sul marrone e sul grigio (inoltre il bello e le zampe sono di un colore giallastro). Questo colore col passare del tempo tende a diventare più chiaro sul ventre e sul muso.
Nel Gabbiano Reale appare un completo passaggio di livrea verso il quarto anno di vita.
La sua dieta è molto vicina a tutti i suoi familiari laridi: prettamente carnivora, ma molto varia. Possiamo dire che le sue prede preferite sono tra gli uccelli (anche piccioni, rondini e storni), animali morti, pesci, ratti e tutti gli scarti prodotto dal genere umano (ovviamente di natura alimentare). In successione alla digestione, il gabbiano produce una borra (un bolo alimentare) prettamente fatto di materiale organico che non è assimilabile dallo stesso.

Ciclo di vita e svezzamento

I gabbiani preferiscono sempre nidificare in zone più rurali e tranquille come delle scogliere rocciose ma, negli ultimi tempi, sta preferendo la costruzione dei propri nidi sulle terrazze non utilizzate o sui tetti delle case. Costruisce un nido attraverso dei fili d’erba, pezzi di posidonia e ramoscelli. Di solito il gabbiano depone intorno alle tre – quattro uova, mentre il periodo di covatura è di circa un mese.
Lo svezzamento, dopo la nascita, avviene intorno ad un mese e mezzo. Anche se può sembrare prematuro, prima dei tre – quattro anni di vita, non avviene un’effettiva maturità sessuale.
In molte zone del Mediterraneo, la presenza di questi animali sta creando molto disagio ai cittadini.
Nel periodo di riproduzione i gabbiani, per legge, non possono essere toccati. Quindi anche se formano un nido su un’abitazione privata, è contro legge provare a farli andare via nei mesi che vanno da marzo a giugno. Dopo i primi trenta / quaranta giorni di vita, il gabbiano incomincia ad effettuare i primi voli: è una fase molto delicata, fatto sta che lo svezzamento può avvenire anche a terra. Durante quei giorni un cucciolo di gabbiano, se avvicinato da un umano, può scatenare nell’esemplare adulto istinti protettivi, e quindi potrebbero partire attacchi mirati all’umano che può essere aggredito.
Per questi motivi, l’Enpa (l’Ente Nazionale Protezione Animali), ha scritto una serie di normative che prevede delle limitazioni rivolte verso gli umani durante la fase riproduttiva del gabbiano: non si possono maltrattare, allontanare, trasferire e prelevare gabbiano dai propri nidi. Non è permesso accudire i nidi e portare loro del cibo, offrire delle cure o lasciare liberi degli animali che possono aggredirli o infastidirlo.
Una delle cose possibili, durante questi mesi, è distruggere preventivamente le uova (ma solo quelle!) lasciando i nidi intatti. Questa operazione è possibile anche da un privato cittadino, ed è un metodo per arginare le nascite dei gabbiani in città.
Durante il resto dell’anno i cittadini possono prendere precauzioni in merito ai gabbiani e quindi arginare il numero dei gabbiani nella loro abitazione: questi uccelli possono vivere tra dieci e quindici anni (spesso possono arrivare anche a venti anni di vita).